In Europa sbarca il “nero” Fiore, leader di Forza Nuova
ROMA – Insieme al leghista della prima ora e dai modi spicci Erminio Boso, sbarca all’Europarlamento anche il candidato premier di Forza Nuova, l’ex leader di Terza Posizione Roberto Fiore. E’ uno degli effetti collaterali delle elezioni politiche del week end scorso. Torna a Roma una dozzina di eurodeputati e subentrano le seconde file. A lasciare il posto a Fiore è la sua ex alleata Alessandra Mussolini, passata ed eletta ora alla Camera con il Pdl.
A Bruxelles Fiore, rientrato in Italia qualche anno fa alla fine di vent’anni di latitanza a Londra dopo che un’inchiesta giudiziaria aveva spazzato via la sua creatura politica degli Anni di Piombo, andrà a fare compagnia ad un altro eurodeputato della destra estrema e negazionista, Luca Romagnoli che oggi, dopo lo scioglimento del cartello elettorale con la Mussolini e Fiore, appoggia la Destra di Storace.
Nel programma di Fiore, che non ha mai abbandonato nè la nostalgia fascista nè le tesi negazioniste, oltre alla revisione completa della legge sull’aborto, alla rottura dei rapporti diplomatici con la Libia e alle nazionalizzazioni a piene mani di diversi settori dell’economia, e l’espulsione immediata delle prostitute, ci sono due misure che riguardano direttamente l’Europa: la chiusura del mercato del lavoro per cinque anni e la sospensione degli accordi di Schenghen per bloccare l’immigrazione anche da Paesi dell’Est divenuti comunitari
(Fonte: Corriere della sera, 19 Aprile 2008, pag. 8)