Lettera aperta a Margherita Hack – In 3400 chiedono spiegazioni alla scienziata che ha aderito a un manifesto antisionista

Lettera aperta a Margherita Hack

In 3400 chiedono spiegazioni alla scienziata che ha aderito a un manifesto antisionista

Lettera aperta a Margherita Hack

Gentile Signora Hack conoscendo la sua formazione scientifica, constatiamo con stupore come, assieme a noti antisemiti, lei abbia firmato l’appello “Gaza vivrà”, si veda il sito “www.gazavive.com”, pubblicato su un dominio registrato a nome di un noto militante dell’estrema destra nazifascista. In quell’appello si afferma testualmente che lo Stato di Israele sta compiendo un supposto “genocidio” ai danni dei palestinesi della striscia di Gaza “come nei campi di concentramento nazisti” e si domanda al governo Prodi di rifiutare la definizione, riconosciuta universalmente, di organizzazione terrorista, per Hamas. Da anni ormai la propaganda antisemita dipinge il governo di Gerusalemme ed il suo popolo come genocida, tralasciando di specificare come questo Stato viva, dal momento della sua fondazione, sotto minaccia di costante distruzione mediante guerre, azioni terroristiche, lancio di missili Qassam, rapimenti ed uccisioni di militari e di civili, e senza considerare la fine che Israele avrebbe da lungo fatto, se non avesse saputo o potuto difendersi.

La compassione per il popolo ebraico che ha visto cessare la minaccia dello sterminio per mano nazista nel momento stesso in cui è cominciata quella dell’annientamento per mano araba non può che associarsi al biasimo per quei dittatori arabi che, dopo aver mandato al macello i palestinesi contro Israele, si sono rifiutati di accoglierli come esuli e li hanno costretti a vivere nell’ignoranza, nel sottosviluppo e nella miseria dei campi profughi. Per fare in modo che sia gli israeliani che gli arabi abbiano un’opportunità di vivere nella sicurezza e nella pace, il contributo della comunità internazionale è senz’altro auspicabile. Ma la pace non può essere in alcun modo raggiunta sostenendo un’organizzazione terrorista come Hamas, un gruppo che compie stragi di civili e che nel suo Statuto dichiara espressamente la sua volontà di distruggere uno Stato internazionalmente riconosciuto, che impone al suo stesso popolo una sottomissione forzata ai dettami del più bieco fondamentalismo religioso e che usa i fondi degli aiuti internazionali per acquistare armi e ricompensare le famiglie dei terroristi suicidi.

Il sostegno fattivo alla pace richiede perseveranza, mediazione, comprensione e rispetto per chi ha duramente lottato e lavorato per inverare il sogno sionista e realizzare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico, per un popolo che dopo millenni di persecuzioni è riuscito a costruire l’unico Stato democratico del Medio Oriente, pagando con ingenti sacrifici la sua volontà di resistere all’annientamento, alla colonizzazione araba e al terrorismo. Le abbiamo scritto questa lettera aperta per domandarle come si possa firmare un documento di così dubbia provenienza e che contiene così orribili menzogne, arrivando a paragonare Israele – il paese edificato dai sopravvissuti all’Olocausto – alla bestialità infame del nazismo. Un regime d’ispirazione nazista che di certo non avrebbe aspettato più di mezzo secolo per risolvere i problemi coi paesi ostili che minacciano i suoi confini, né restituito gran parte dei territori occupati vincendo delle guerre di aggressione, né tanto meno sobbarcandosi per anni il rifornimento energetico di un nemico che invece di sedersi al tavolo delle trattative continua ad aggredire le località di confine con quotidiani lanci di missili Qassam. Restiamo in attesa di conoscere come abbia trovato il coraggio di sottoscrivere un appello tanto ingiusto e menzognero.

Distinti saluti

Abu Ibrahim Kalim

Seguono 3400 firme

Opinione.it

Liberali per Israele

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5 Risposte to “Lettera aperta a Margherita Hack – In 3400 chiedono spiegazioni alla scienziata che ha aderito a un manifesto antisionista”

  1. Furio Carmignani Says:

    Ma come si fa a sottoscrivere questa benedetta lettera aperta a Margherita Hack? Qualcuno me lo dice?

  2. Focus on Israel Says:

    Tra i commenti presenti sull’articolo riportato da Liberali per Israele c’è una certa Francesca che afferma di essere una dei firmatari della lettera…..la stessa Francesca ha anche postato qualche commento su questo blog. Credo convenga chiedere a lei…..

  3. antonio atzei Says:

    non capisco come un popolo di grande civiltà per cui provo assoluta simpatia ( mia moglie è di origine ebraica ) non riesca con la forza della ragione a risolvere il problema della pacifica convivenza con
    gli “altri” che per quanto indottrinati da fanatici che non si rendono conto di essere usati dai potentati locali sono nella maggioranza persone degne che chiedono di vivere una vita normale.

  4. Focus on Israel Says:

    Il problema è che risulta difficile avere un dialogo con chi vuole la tua distruzione come popolo e come Stato….

  5. Francesca Says:

    Se non ricordo male, ho inviato una e.mail al sito del giornale lasciando il mio nome, cognome, e professione e scrivendo il motivo per cui si manda la mail.
    Penso che sia sufficiente!


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