Brigate Salah al-Din rivendica i lanci di razzi Qassam su Sderot

25/02/2008 Rivendicando i lanci di missili Qassam domenica su Israele, il portavoce delle Brigate Salah al-Din (Comitati di Resistenza Popolare palestinesi) Muhammad Abed al-Aal ha spiegato che i Qassam (su Israele) costituiscono anche “una risposta alla pubblicazione (in Danimarca) delle vignette sul Profeta Maometto” .

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Tzipi Livni: “Israele non parteciperà al vertice ONU di Durban 2 sul razzismo se si trasformerà in una piattaforma di propagana antisemita e anti israeliana come nel 2001”

25/02/2008 Il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni ha annunciato domenica che Israele non parteciperà al vertice Onu Durban 2 sul razzismo se si trasformerà in una piattaforma di propaganda antisemita e anti israeliana come il primo vertice a Durban nel 2001. “La partecipazione a tali vertici legittima l’odio, l’estremismo e l’antisemitismo – ha spiegato la Livni – e Israele non intende incoraggiare tali comportamenti”.

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Sderot: bambino ferito non perderà l’uso del braccio

26/02/2008 Il piccolo Yossi, di 10 anni, gravemente ferito lunedì mattina da un Qassam palestinese a Sderot, non perderà l’uso del braccio. Lo hanno detto i medici dell’ospedale Barzilai di Ashkelon. La sorellina di Yossi, che era con lui al momento della caduta del razzo, ha detto: ”Yossi non ha pianto, diceva solo che gli faceva male. C’era fumo dappertutto e ho visto la sua spalla piena di sangue”.

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Vedova di Mughniyeh: “I traditori siriani hanno collaborato all’eliminazione di mio marito”

26/02/2008 La vedova di Imad Mughniyeh, il capo delle operazioni terroristiche di Hezbollah ucciso in Siria, accusa Damasco dell’omicidio del marito: “I traditori siriani hanno aiutato ad eliminare mio marito”, ha dichiarato lunedì.

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Preghiera Ebrei: profonda deplorazione dei lefebvriani

PREGHIERA EBREI: PROFONDA DEPLORAZIONE DEI LEFEBVRIANI

(ANSA) – 19:28 – CITTA’ DEL VATICANO, 25 FEB – Oltre al mondo ebraico e ai tradizionalisti cattolici, la riformulazione della preghiera in latino del venerdì santo “pro judaeis” ha scontentato anche i lefebvriani, che avevano invece apprezzato la liberalizzazione della messa in latino.

La Fraternità San Pio X, – che raccoglie i seguaci italiani di mons. Marcel Lefebvre, scismatici, – infatti “deplora profondamente” la decisione del Papa di modificare la preghiera: “In seguito alle pressioni esterne alla Chiesa cattolica”, scrive l’ultimo numero di Dici (Documentazione informazione cattoliche internazionali), l’organo di comunicazione della casa generalizia della Fraternità, “il Papa si è creduto in obbligo di cambiare la molto venerabile orazione per gli ebrei che è parte integrante della liturgia del venerdì santo. Essa risale circa al terzo secolo, ed è stata dunque recitata, attraverso tutta la storia della Chiesa, come la piena espressione della fede cattolica. Bisogna notare – prosegue la comunità sacerdotale – che i commenti del cardinal Kasper, che si può pensare siano stati autorizzati ufficialmente, danno a questa amputazione un’aura di vera e propria trasformazione che esprime una nuova teologia dei rapporti con il popolo ebreo. Essa si iscrive nello sconvolgimento liturgico che è la marca caratteristica del Concilio e delle riforme che ne sono derivate. Sebbene la necessità di accettare il Messia al fine di essere salvati sia stata conservata – concludono i lefebvriani – non si può non deplorare profondamente questo cambiamento”.

Israele a Fiera Libro Parigi, scrittori palestinesi contro

ISRAELE A FIERA LIBRO PARIGI, SCRITTORI PALESTINESI CONTRO

(ANSA) – 17:30 – GERUSALEMME, 25 FEB – L’Unione degli scrittori palestinesi ha condannato oggi la partecipazione di Israele, come ospite d’onore, alla prossima Fiera del Libro a Parigi (14-19 marzo).

Il presidente dell’Unione, Al-Mutawakel Taha, ha dichiarato alla stampa che è “indegno della Francia, paese della Rivoluzione e dei diritti dell’ Uomo, aprire le porte della Fiera a un paese d’occupazione razzista”. La partecipazione di Israele, a suo dire, vorrebbe dire “legittimare tutti i suoi comportamenti fascisti”.

Alla Fiera sono stati invitati una quarantina di scrittori israeliani in occasione del sessantesimo anniversario della costituzione dello Stato ebraico che per i palestinesi rappresenta invece una Nakba (catastrofe).

Ue: inaccettabili e dannose dichiarazioni Teheran contro Israele

Iran: Ue, inaccettabili e dannose dichiarazioni Teheran contro Israele

BRUXELLES – Le dichiarazioni della dirigenza iraniana contro Israele sono “inaccettabili, dannose e inopportune”. E’ la dura reazione della presidenza slovena dell’Ue alle ultime bordate di Teheran contro lo Stato ebraico. La scorsa settimana il presidente iraniano Mahmoud Ahmedinejad aveva sostenuto, in un comizio nella citta’ di Bandar Abbas, nel sud del paese, che “le potenze mondiali hanno creato un microbo nero e sporco chiamato regime sionista e lo hanno scatenato come un animale selvaggio contro le nazioni della regione”. Dal canto suo, il ministro degli Esteri Manoucher Mottaki aveva definito Israele uno “spaventapasseri” creato dalle potenze occidentali, mentre il comandante delle Guardie rivoluzionarie Mohammed Al Jafari aveva preannunciato la “distruzione” dello Stato ebraico ad opera di Hezbollah. Infine, il presidente del Majlis Gholam-Ali Haddad Adel aveva affermato che Israele “affrontera’ un domani peggiore dell’oggi”.

(Adnkronos/Aki, 25 febbraio 2008)

Sderot: razzo colpisce rifugio sottorraneo. Un ragazzino perde parte di un braccio

Sderot: razzo colpisce rifugio sottorraneo. Un ragazzino perde parte di un braccio

Un razzo Qassam lanciato dalla Striscia di Gaza ha centrato un rifugio sotterraneo a Sderot ferendo gravemente un ragazzino di 10 anni che ha perso parte del braccio. Un altro razzo ha ferito lievemente una madre col figlio. In tutto oggi sono già cinque i razzi che hanno colpito Israele.

(Alice News, 25 febbraio 2008)

Deludente partecipazione a corteo Hamas in Striscia Gaza

Deludente partecipazione a corteo Hamas in Striscia Gaza

Era prevista una partecipazione fino a 50.000 persone per la catena umana di 40 chilometri indetta dal movimento di resistenza islamico Hamas per denunciare l’embargo israeliano della Striscia di Gaza. Ma alla manifestazione hanno aderito circa 4.500 palestinesi, pochi per unire idealmente Rafah, sul confine meridionale con l’Egitto, e Beit Hanoun, a nord. I militari israeliani erano stati posti in stato di massima allerta ai valichi con la Striscia. In una nota congiunta il ministro degli Esteri, signora Tzipi Livni, e il ministro della Difesa, Ehud Barak, avevano assicurato che Israele non sarebbe intervenuto “nelle manifestazioni all’interno della Striscia di Gaza”, ma che avrebbe difeso “il proprio territorio per prevenire violazioni della sovranita’ dei propri confini”. I comandi avevano dato ordine ai soldati schierati al confine di sparare contro chiunque avesse tentato di forzare i blocchi. La manifestazione invece si e’ conclusa senza incidenti. Ma poche ore dopo giovani militanti palestinesi hanno scagliato sassi contro i militari israeliani al valico di Erez. Una cinquantina i fermati. Militanti hanno anche sparato razzi contro il sud di Israele e la deflagrazione di un proietto ha ferito un bambino.

(La Repubblica, 25 febbraio 2008)